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Per chiudere la stagione delle scalate a due ruote del 2010, nonostante non abbia più la gamba e la mentalità estive, vi segnalo una grande salita purtroppo abbastanza snobbata poco distante da Como: il monte Bisbino. E’ una salita che misura 15.3km al 7% e si colloca a un livello intermedio tra le classiche diverse ascese intorno e/o under 10km, e tra i salitoni “hors” da 20km. Forse uno dei motivi per cui non è molto considerata e adeguatamente apprezzata è che non valica, e obbliga quindi a ritornare per la stessa strada; inoltre ha un fondo non proprio ideale per buona parte (la cosa è praticamente ininfluente a salire mentre può creare qualche problema ai funamboli discesisti alla ricerca di alte velocità). Allo stesso tempo però offre il vantaggio di un traffico modesto, soprattutto dopo la frazione di Rovenna diventa una strada quasi esclusivamente con finalità escursionistiche, e regala a tratti viste superbe su Cernobbio e l’ultimo tratto del ramo di lago verso Como. E’ una salita sulla quale, come mi racconta Bose, si allenava A.Hampsten (uno dei protagonisti della famosa tappa epica con neve sul Gavia al Giro 1988, e dallo stesso poi vinto) in scia alla vespa guidata dal dr.M.Testa. Ancora oggi il dietro motori è uno degli allenamenti in salita preferito dai pro, personalmente mi è capitato di vedere nella primavera di qualche anno fa J.Ullrich salire dietro una station wagon a Volterra in toscana.
La salita inizia a Cernobbio, che si raggiunge rapidamente da Como, percorrendo un tratto lungo lago di pochi km sempre molto appagante (lo dico a malincuore perché per me è sempre più immediato e comodo giungere a Lecco rispetto a Como, ma sono due rami molto diversi), e presenta delle pendenze abbastanza regolari, senza strappi anche se con una tendenza ad aumentare man mano che si sale. Volendo quantificare: i primi 4km fino a Rovenna sono i più facili (circa 6,2%) poi la strada continua fino a Villa Argentina per altri 5km al 7,3% e da qui alla conclusione, gli ultimi 6km, segnati con la vernice sull’asfalto (cosa sempre gradita) sono al 7,5%. Si contano circa una trentina di tornanti, e mentre la prima parte è esposta, si procede poi praticamente nel bosco nella seconda, e questo la rende invitante anche nei caldi mesi estivi. Una volta in cima dal parcheggio dove finisce la strada si gode di una bella vista che spazia dal territorio elvetico fino alla pianura padana.
Ho percorso poi la discesa fermandomi per qualche foto data la giornata resa particolarmente limpida dal vento, e sono rientrato dopo aver percorso 122km e 1760mt.
Bella salita, veramente bella.
RispondiEliminaLa strada invita a spingere a fondo per poi vendicarsi con interesse con chi ne abusa.
Nella gara amatoriale in questa stagione ha vinto meritatamente Fabrizio Casartelli, nostro lettore e tuo compagno di squadra.
Bellissime foto!
RispondiEliminaChe macchina hai usato? :-)
Sapevo che aveva vinto Fabrizio, mi aveva detto anche il tempo...farei fatica a farlo in vespa ;-) ma non sapevo fosse nostro lettore. Ieri cercavo la classifica di quella gara sul web ma non ho trovato nulla. La macchina delle foto? Sempre la stessa HP, fa tutto lei... PS al Lombardia foto a raffica
RispondiEliminaPosti veramente belli...complimenti x le foto
RispondiEliminabellissimo.
RispondiEliminaGabriele e Roberto siete gli inviati speciali del Blog per il Lombardia....attendiamo foto da desktop.
RispondiEliminaCaro Claudio nelle tue prossime vacanze comasche ti tocca il Bisbino :-)
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