Storia e principi del Blog.

Il blog è nato con l'idea di fare un diario interattivo tra alcuni amici con una grande passione per la bici e il suo mondo.
Dopo un anno in cui sono avvenuti molti cambiamenti abbiamo trovato un giusta direzione.
Il nostro è un blog aperto a coloro che amano il ciclismo
, le competizioni, l' agonismo, le passeggiate domenicali, i raid, la mtb e credono nell'amicizia dimostrandolo costantemente con i fatti.
Alcuni di noi vincono con la bici, tutti vinciamo nella vita con la passione e l'impegno, senza barare. Sappiamo accettare le sconfitte e con la forza del sorriso ripartiamo entusiasti per una nuova sfida.
Ecco i nostri racconti, i nostri pensieri, le nostre goliardie,le nostre gare, le nostre foto.
Il nostro giro d'Italia in bici è iniziato, le tappe fatte e quelle da fare sono molte, dal mare, alle Alpi.
Siamo partiti in pochi e con il tempo il gruppo si sta consolidando sempre di più.

Buona lettura a tutti.

I 7 errori più comuni dei ciclisti

Hunter Allen è un noto coach americano, co-autore di " Training & Racing with a Power meter ", co - sviluppatore del famoso software TrainingPeaks WKO, è conosciuto come uno dei massimi esperti al mondo nella preparazione utilizzando i misuratori di potenza.
Dal blog di TraningPeaks riporto questo interessante articolo in cui l’autore elenca i sette errori più comuni riscontrati nei suoi atleti e i suggerimenti per evitarli. Naturalmente non c’è nulla di nuovo in quello che leggerete; si tratta di semplici accorgimenti, quasi delle scontate banalità, ma che proprio per questo, vengono spesso trascurate. Sono errori in cui noi tutti siamo inevitabilmente prima o poi incappati, quindi una serena lettura del seguente elenco, non può che fare bene.

1. La maggior parte degli atleti non recupera adeguatamente o abbastanza. Molti ciclisti spesso trascurano il recupero, o quando lo fanno, non lo fanno come dovrebbero. Prendete un buon libro, e leggetelo. Se avete la possibilità di schiacciare un pisolino ogni giorno, allora fatelo. Diventerete un ciclista migliore ed entrerete in forma più velocemente. Quando ci si allena duramente, il recupero è importante tanto quanto l’allenamento. Ed è proprio nel periodo di riposo che in realtà avvengono i miglioramenti! Durante il riposo il vostro corpo si ricostruisce, si ripara e diventa più forte. Se non si recupera correttamente, non si diventerà mai più forti.

2. Molti ciclisti non si allenano abbastanza duramente quanto dovrebbero. Tante volte quando inizio a seguire un atleta, mi rendo conto che non abbia minimamente idea di cosa sia un duro allenamento. La maggior parte dei ciclisti non si allenano abbastanza duramente per creare gli adattamenti davvero necessari per migliorare. Una sola dura sessione a settimana non è sufficiente per ottenere il meglio. Prova ad allenarti duramente per tre giorni alla settimana, con l’adeguato recupero. E 'incredibile quanto si possa migliorare, ma se non si prova a superare i propri limiti non si saprà mai quanto lontano si può andare!!!

3. Non essere abbastanza idratati. Dovete: bere, bere e ancora bere!!! Uno dei principali motivi per cui si perde una gara è per non aver bevuto abbastanza. Il piazzato non è mai idratato tanto quanto il vincente. Bevete sempre in abbondanza: prima, durante e dopo una gara o un allenamento. Se non vi capita di dovervi alzare nel mezzo della notte per andare in bagno, allora non siete abbastanza idratati! Portate due litri di acqua al lavoro e beveteli durante la giornata. Tenete dell’acqua accanto al letto e quando vi svegliate nel mezzo della notte, bevetene un po '. Per ogni 40/50km di pedalata consumate una borraccia.

4. La maggior parte dei ciclisti non attende abbastanza a lungo dopo una malattia o un infortunio prima di allenarsi di nuovo. Quando ci si ammala, avete bisogno di attendere fino a che non siete tornati (onestamente però) di nuovo almeno al 98% prima di uscire e ricominciare di nuovo ad allenarvi. Invece molti atleti riprendono quando sono solo all'80% con l’inevitabile risultato poi di trascinare la malattia per altre due settimane. Considerando che, se avessero aspettato solo altri due giorni prima di ripartire, sarebbero tornati di nuovo al 98-100% e quindi pronti ad allenarsi completamente. Ecco dunque la regola: quando pensi di essere abbastanza pronto per tornare a uscire, attendi un giorno in più prima di ricominciare. Datevi un giorno in più, due ancora meglio, e sarà sempre meglio che allenarsi per le successive due settimane da malati.

5. Trascurare lo stretching!!! Questo è uno degli errori più diffusi…in questa cosa i ciclisti sono piuttosto “singolari”. Un ciclista preferisce allungare di 10/15km l’uscita e poi quando rientra trascura lo stretching. Invece prendete la buona abitudine di allungare i muscoli posteriori della coscia, di toccare la punta dei piedi con facilità, di aprire la muscolatura del torace. Pochi sport accorciano la muscolatura come il ciclismo. Volete diventare una persona curva e gobba a 60anni? Se avete la possibilità di frequentate un corso di yoga una volta alla settimana, allora fatelo. Trovate il tempo per allungarvi ogni giorno, anche solo quindici o venti minuti. Schiena, spalle e gambe poi vi ringrazieranno.

6. Non avere l’umiltà di imitare i ciclisti esperti… i veterani, i cosiddetti “anziani”. Quando uscite con qualcuno esperto, prendete la buona abitudine di copiarlo: quando lui beve, fatelo anche voi; quando lui va agile, fatelo anche voi; quando lui scatta… provate a scattare anche voi! Se sono ciclisti esperti e di lungo corso è perchè hanno imparato tante piccole cose (trucchi) che oggi hanno reso semplice per loro pedalare, perché non sfruttare tale opportunità? Alcuni dei migliori ciclisti che ho allenato, lo sono diventati imitando esattamente quello che i migliori facevano prima di loro. I bambini non imparano guardando quello che fanno i loro genitori? Allora perché dimenticare questa importante lezione quando si è in sella a una bici?

7. Non rispettare il tempo necessario quando si apportano modifiche. Se cambiate bici, posizione o anche semplicemente sella, scarpe, tacchette o pedali… qualsiasi cosa che vada a modificare la vostra postura sul mezzo, prendetevi un periodo di 15giorni di adattamento prima di tornare a pedalare intensamente. Fate alcune uscite da “cicloturista”. Se avvertite un po’ di dolore non abbiate paura a fermarvi. Anche di chiamare qualcuno e di farvi venire a prendere. Non avete idea di quante persone si sono rovinate una intera stagione solo per aver cambiato una sella e poi essere uscite come se niente fosse per “20 ore” di allenamento alla settimana, solo per finire un programma prestabilito. Ci vuole tempo per il vostro corpo per adattarsi a un nuovo modello di movimento, a maggior ragione per i ciclisti che ripetono centinaia di migliaia di volte lo stesso gesto.

6 commenti:

  1. Tutto vero! sembra così facile dire "ha ragione" ma è anche altrettanto facile ricadere in questi "errori"

    Io mi ci trovo in particolare nella numero 3 ... quante volte mi sono sentita dire che non bevo abbastanza ... non solo durante le uscite e le gare ... ma anche prima e dopo!

    RispondiElimina
  2. Alcune piccole cose che però aiutano a fare la differenza. Dopo averlo letto ho fatto subito 5 min di stretching ;)

    RispondiElimina
  3. Vedi Lorenz che Fabri aveva ragione sull'idratazione.

    RispondiElimina
  4. La teoria dell'idratazione-alcolica è vincente e fabrizio ne è la prova :D

    RispondiElimina

Grazie per aver commentato.
Inserire lo spazio prima del simbolo per le smiles.