
Finalmente viene il giorno di un giro programmato da tempo, ma che per una serie di motivi è sempre stato rimandato. Mi accompagnano in rigoroso ordine anagrafico: Alberto sen, Alfredo, Lele e Gabry. Ad Airolo ai piedi del San Gottardo la partenza della pedalata. L’avvicinamento è funestato da un violento temporale in prossimità del lago di Lugano, ma fiduciosi continuiamo il viaggio in auto, infatti circa 100km più a nord, alle 8 di mattina quando arriviamo, è quasi sereno. Subito la prima nota positiva, ci sono 20°, e sembra di uscire da un incubo che dura ormai da giorni, questo caldo atroce che non da tregua e rende difficile ogni cosa, anche dormire. La temperatura si manterrà poi gradevole per tutto il giro, eccezion fatta per la salita 3, proprio la più difficile.
Si comincia, e si parte subito con la salita del S.Gottardo, l’ascesa non è impossibile (12.7km al 7.5%) e i primi km sono un continuo intrecciare la nuova superstrada che raccoglie la maggior parte del traffico verso il passo. Dopo circa 5km, passata la caserma Motto Bartola si entra in Val Tremola dove inizia la parte più spettacolare della salita: una strada interamente pavimentata in dadi di porfido, scavata nella roccia, e costruita dal 1826 al 1830, oggi praticamente frequentata solo come percorso escursionistico. La difficoltà non è data tanto dalla %, ma dal fondo che rende difficile la pedalata e sottopone braccia e polsi a un lavoro non indifferente, la fatica però è ripagata dalla situazione, siamo fuori dal tempo, si sale in solitudine, sembra quasi una strada chiusa al traffico. Dopo il Gpm ci si immette sulla superstrada e ci si butta su facile discesa, dalla strada ampia e quasi priva di curve fino a Hospental. Qui si cambia valle e dopo un tratto di pianura di giunge a Realp dove inizia la seconda salita. Abbastanza simile alla prima come km e dislivello, sale fino ai 2430mt del P.so Furka. Scollinato si scende per 3km fino al Belvedere, immediatamente di fronte al ghiacciaio del Rodano. La vista sulla valle sottostante è davvero notevole, e merita qualche momento di pausa per adeguati scatti. Poi ancora una volta su strada dal fondo perfetto, in picchiata fino a Oberwald, e da qui si continua fino a Ulrichen dove inizia la salita del P.so Novena. Questa è dura: finisce quasi a 2500mt, e sono 13km all 8.6% ma con un tratto da 1.5km abbastanza facile e soprattutto con un lungo brano fino a quasi 2000mt di strada praticamente dritta, senza nemmeno un tornante che rende l’impegno richiesto sempre continuo, senza momenti di respiro. La difficoltà è accentuata dal dislivello accumulato finora (siamo già oltre i 1800mt di salita) e dalla totale esposizione al sole, sono le 13 quando la affrontiamo, la borraccia finisce in fretta. Al passo ci si rifocilla e poi si scende per 24km per la Val Bedretto, affiancando il corso iniziale del Ticino e ancora una volta percorrendo un’altra entusiasmante discesa in ambiente alpino: strada ampia, scorrevole, qualche tornante all’inizio, ma poi lunghi tratti in rettilineo che invitano a fare velocità. Quando torniamo alla macchina abbiamo circa 100km per un dislivello che sfiora i 3000mt. Consiglio a tutti un giro in queste zone, ci sono tanti altri passi Susten, Grimsel, Oberalp, Lucumagno nelle vicinanze con la possibilità di percorsi ad anello. Ad agosto su queste strade si corre anche una maratona ciclistica chiamata Alpenbrevet, molto “distante” (come lo è stato il giro odierno) da certi eccessi e isterismi della prove nostrane.
Traccia giro gps
Foto della giornata
Grazie Gabriele, benvenuto nel blog che unisce le forze per promuovere una grande passione "il ciclismo".
RispondiEliminaComplimenti per il giro e la recwnsione.
bellissimo!
RispondiEliminaDa fare!!!!! ;-)
benvenuto nel blog e complimenti....continua così.
RispondiElimina