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Forse il titolo giusto sarebbe " QUANDO LA MENTE UMANA SFOCIA NELL'INCOSCIENZA".
Sabato 19 arrivo a Feltre alle 14 il cielo è gia scuro e piove .
Venerdi il C.O. ha già modificato il percorso: troppo alto il rischio neve su Valles e Rolle.
Ritiro il pacco gara e parlo con alcuno ragazzi dell'organizzazione, sono molto preoccupati , visto che le previsioni sono in peggioramento.Faranno un sopraluogo nella notte per vedere la situazione, ma corre voce di una ulteriore riduzione o addiruttura di una annullamento.
Alle sera sono a cena insieme agli amici di Trieste e al mio compagno di squadra Walter, nel ristorante di Ivan Piol il presidente del C.O. Gli parlo alcuni minuti e mi conferma che ha avuto previsioni meteo veramente terribili e lui stesso andrà al sopraluogo notturno.
Torniamo in albergo alle 22, le bici sono pronte, cosi come il vestiario.Venerdi ho acquistato una giacca Paclite della Gore, mai acquisto è stato più azzeccato, me ne accorgerò all'indomani.
All'una e mezza sono gia sveglio; la sveglia era alle 5.30 ,a ma il rumore della pioggia non mi fa dormire,è una bufera.
Arriva l'ora di alzarsi, e con essa un sms dell'organizzazione dove dicono che il " lungo" è stato annullato si fa solo il medio 126 km.
Ci vestiamo , colazione e si va alla partenza, vediamo gli amici triestini e decidiamo di andare in griglia 5 minuti prima del via.Le griglie sono vuote!! 3500 iscritti solo meno di 1000 i partenti , tutti incoscenti..me compreso.Si parte...pioggia e ancora pioggia forte tanto forte, fiumi d'acqua da paura.I primi 40 km passano tutto sommato....la mia giacca tiene egregiamente e a parte i piedi e le mani già all'umido non sto poi cosi male.
La prima salita arriva dopo 45km Forcella Franche si arriva a 800 mt slm, in cima al ristoro un bicchiere di the caldo e via in discesa.A Voltago Agordino si gira a sx , niente Duran e Staulanza...lassù sta nevicando .Si sale sulla Forcella Aurina e sul Passo Cereda siamo a 1440 mt slm.Il polar mi da 1° sta piovendo, ma arrivano anche fiocchi bianchi insieme.La discesa verso Fiera di Primiero e lunga e tortuosa.Mi butto,, cammino ne supero diversi, cercando di non rischiare ma è difficile.Le mani sono due pezzi di ghiaccio ho i guanti inzuppati.Rallento, un po' per il freddo, un po' per aspettare il mio amico Bruno di Trieste che scendeva pianissimo.In un tornante trovo una decina di persone della protezione civile e un'ambulanza, la sensazione che sia successo qualcosa di grave è grande, vedo una bici incastrata sotto alle protezioni.Saprò poi al traguardo che era una ragazza, è andata dritta nella curva, ed è volata di sotto...trauma cranico e etrambe le gambe rotte..ma viva.
Arrivo a Fiera,e successivamente al ristoro, appena fuori il paese.Tremo talmente tanto che nn riesco a tenere il bicchiere di the in mano.Mi parlano di fermarmi...la mia risposta la potete immaginare!!.Risalgo in bici e via...30 km di discesa ancora, ma pedalabili..e comincio a scaldarmi....sto meglio.Piove sempre , un autentico muro d'acqua.L'inizio del Croce D'Aune è una liberazione..mai desiderata è stata una salita e dura per giunta...
11km e sono su, gli ultimi 3 duri duri 13-14%, seduti perche la ruota dietro slitta.In cima, niente sosta giù in picchiata , Feltre è laggiù .Lunghissimi rettilinei, me ne frego della prudenza il polar marca 65kmh voglio arrivare.Ultimo km, entriamo nelle Mura, la rampa nella città vecchia è un film già visto, poca emozione oggi, ma voglia di fermarsi ..tanta.Taglio il traguardo in 6 ore e 20, neanche male tutto sommato.Sono stato incoscente, non so se lo rifarei sono sincero, anche se è stata a boccie ferme una esperienza indimenticabile, e da raccontare.Ora io e la mia principessa bianca e rossa......bagnati fradici possiamo riposarci.
Sabato 19 arrivo a Feltre alle 14 il cielo è gia scuro e piove .
Venerdi il C.O. ha già modificato il percorso: troppo alto il rischio neve su Valles e Rolle.
Ritiro il pacco gara e parlo con alcuno ragazzi dell'organizzazione, sono molto preoccupati , visto che le previsioni sono in peggioramento.Faranno un sopraluogo nella notte per vedere la situazione, ma corre voce di una ulteriore riduzione o addiruttura di una annullamento.
Alle sera sono a cena insieme agli amici di Trieste e al mio compagno di squadra Walter, nel ristorante di Ivan Piol il presidente del C.O. Gli parlo alcuni minuti e mi conferma che ha avuto previsioni meteo veramente terribili e lui stesso andrà al sopraluogo notturno.
Torniamo in albergo alle 22, le bici sono pronte, cosi come il vestiario.Venerdi ho acquistato una giacca Paclite della Gore, mai acquisto è stato più azzeccato, me ne accorgerò all'indomani.
All'una e mezza sono gia sveglio; la sveglia era alle 5.30 ,a ma il rumore della pioggia non mi fa dormire,è una bufera.
Arriva l'ora di alzarsi, e con essa un sms dell'organizzazione dove dicono che il " lungo" è stato annullato si fa solo il medio 126 km.
Ci vestiamo , colazione e si va alla partenza, vediamo gli amici triestini e decidiamo di andare in griglia 5 minuti prima del via.Le griglie sono vuote!! 3500 iscritti solo meno di 1000 i partenti , tutti incoscenti..me compreso.Si parte...pioggia e ancora pioggia forte tanto forte, fiumi d'acqua da paura.I primi 40 km passano tutto sommato....la mia giacca tiene egregiamente e a parte i piedi e le mani già all'umido non sto poi cosi male.
La prima salita arriva dopo 45km Forcella Franche si arriva a 800 mt slm, in cima al ristoro un bicchiere di the caldo e via in discesa.A Voltago Agordino si gira a sx , niente Duran e Staulanza...lassù sta nevicando .Si sale sulla Forcella Aurina e sul Passo Cereda siamo a 1440 mt slm.Il polar mi da 1° sta piovendo, ma arrivano anche fiocchi bianchi insieme.La discesa verso Fiera di Primiero e lunga e tortuosa.Mi butto,, cammino ne supero diversi, cercando di non rischiare ma è difficile.Le mani sono due pezzi di ghiaccio ho i guanti inzuppati.Rallento, un po' per il freddo, un po' per aspettare il mio amico Bruno di Trieste che scendeva pianissimo.In un tornante trovo una decina di persone della protezione civile e un'ambulanza, la sensazione che sia successo qualcosa di grave è grande, vedo una bici incastrata sotto alle protezioni.Saprò poi al traguardo che era una ragazza, è andata dritta nella curva, ed è volata di sotto...trauma cranico e etrambe le gambe rotte..ma viva.
Arrivo a Fiera,e successivamente al ristoro, appena fuori il paese.Tremo talmente tanto che nn riesco a tenere il bicchiere di the in mano.Mi parlano di fermarmi...la mia risposta la potete immaginare!!.Risalgo in bici e via...30 km di discesa ancora, ma pedalabili..e comincio a scaldarmi....sto meglio.Piove sempre , un autentico muro d'acqua.L'inizio del Croce D'Aune è una liberazione..mai desiderata è stata una salita e dura per giunta...
11km e sono su, gli ultimi 3 duri duri 13-14%, seduti perche la ruota dietro slitta.In cima, niente sosta giù in picchiata , Feltre è laggiù .Lunghissimi rettilinei, me ne frego della prudenza il polar marca 65kmh voglio arrivare.Ultimo km, entriamo nelle Mura, la rampa nella città vecchia è un film già visto, poca emozione oggi, ma voglia di fermarsi ..tanta.Taglio il traguardo in 6 ore e 20, neanche male tutto sommato.Sono stato incoscente, non so se lo rifarei sono sincero, anche se è stata a boccie ferme una esperienza indimenticabile, e da raccontare.Ora io e la mia principessa bianca e rossa......bagnati fradici possiamo riposarci.
complimenti principe per l'ennesima impresa ..ma detto tra noi, in tutta confidenza: " Ma chi te lo fa fare...riscopri i lati piacevoli della vita".
RispondiEliminaComunque hai tutta la mia stima.
Claudio...la voglia di superare i limiti...son fatto cosi :-)
RispondiEliminasi ma pensa anche alla salute....noi ti vogliamo bene.
RispondiEliminaInanzi tutto mi complimento con il Principe ciclista un baluardo eroico uomo da classiche del nord.
RispondiEliminaPoi mi complimento con il Principe narratore, ci fai vivere ed entrare nella manifestazione al punto tale che mi è venuto freddo e ho preso la bronchite.
Poi esce la burla che c'è in me, e ti chiede Aimone per l'ibernazione puoi evitare la fatica di passare la notte in bianco a sentire che scende la pioggia, basta andare in una macelleria di Genova con la ricetta del medico in carta bianca con la prescrizione di 10 ore a -40° per conservazione.
altro che grandi imprese.....qui si va nella sezione umorismo..:-)
RispondiEliminaNo Aimone, questa è da imprese eroiche, da bianco e nero, dove l'asfalto era raro e lo sterrato il fango e la polvere non mancavano.
RispondiEliminaCOMPLIMENTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
notiamo nella foto..i guanti in lattice sopra ai guanti...una chicca x il lupo...una operazione NON da principe..ma necessaria...
RispondiEliminaAi miei tempi quando ho correvi o correvi con la pioggia usavamo i guanti "quelli da cucina" per lavare i piatti, roba da femmine.
RispondiEliminae perchè.....secondo te nn li avevano ieri..????gialli o azzurri...uno spettacolo
RispondiEliminaOperazione guanto di lattice e da cucina recepita..ma dubito che potranno essermi utili in bdc....non pedalo in quelle condizioni climatiche...sono un aristocratico le mie due ruote silenziose girano con il sole !!!!
RispondiEliminaè vero che al pasta party vi hanno dato il brodino?
RispondiEliminaComplimentissimi Aimone!!!!
RispondiEliminaPerò prenota il sole per l'anno prossimo quando la faremo insieme!!!