Il mio Prestigio ... dal mare ... all'asfalto ... passando per le vette dolomitiche e per le cime del tour de France - II Parte

Dov'eravamo rimasti? Ah sì, in quel di Bologna ... dalla città dei tortellini ci spostiamo alla città degli innamorati: Verona; ma qui c'è poco da pensare a fare i turisti, c'è da faticare! Le previsioni non erano delle migliori eppure ci accoglie uno stupendo cielo azzurro ... si parte subito a tutta sul falsopiano, così arrivo alla prima salita che sono già stanca (cerco di salira con calma per recuperare fiato), poi sulla discesa vedo un brutto incidente che mi lascia la pelle d'oca per gran parte della gara ...le salite cominciano a diventare impegnative, il caldo, la tensione ... ad un certo punto ho dei crampi fortissimi, devo scendere dalla bici...qualche gentile ciclista mi dà un aiuto...riprendo piano piano ma sono demoralizzata...per fortuna un ragazzo si offre di farmi da gregario per il resto della gara, mi supporta soprattutto moralmente così ritrovo la grinta per portare a termine i 145km e i 3.400m di dislivello. All'arrivo mentre aspettiamo il papà si scatena un violentissimo temporale ... sotto la pioggia e la grandine vedo arrivare Aimone che ha avuto un inconveniente tecnico e poi quasi ultimo mio papà.
Ed ecco la più temuta delle granfondo, quella che viene definita la più dura d'Europa: La Sportful (216km-5.100m dsl). Ho deciso, voglio fare il lungo, nonostante molti me lo sconsigliano. La giornata è bellissima, l'atmosfera alla partenza anche. Parto senza forzare ... mi sento bene ... tra le montagne mi sento a casa. Affronto le prime salite con agilità: Forcella Franche - Passo Duran - Passo Staulanza .... a Cencenighe vedo il cartello -100km (da paura!). Qui partono i 20km del Passo Valles ... a meno sette dall'arrivo vado un pò in crisi, ma mangiando mi passa e anche questa và! Riprendo le forze ... sul passo Rolle supero addirittura diversi ciclisti ... poi la discesa sembre interminabile ... ancora pianura ... comincia a piovviginare ... all'attacco della salita del Croce D'Aune scoppia un temporale ... le ultime rampe del passo mi mettono a dura prova, stringo i denti ... vengo incoraggiata da delle signore che sotto la pioggia, avvolte nei loro pastrani distribuiscono bicchieri di tè fatto da loro in casa (fantastiche!!!) ... in cima tiro un sospiro di sollievo, smette di piovere ma affronto la discesa bagnata con molta calma. A Feltre vengo accolta da una folla esultante...gli ultimi 500m sono in salita ma sono così contenta che non mi accorgo neppure ... non si può descrivere cosa si prova a portare a termine questa gf!
Della Marmotte vi ho già raccontato ... raccontare della Maratona viene troppo lunga ... così salto direttamente al Salto della Capra...a quel km e mezzo con pendenze superiori al 20% da fare senza mettere il piede a terra ... unico obiettivo dei 207km della gf Pinarello!
Dopo tutta questa escalation si torna in pianiura padana ... a Piacenza. Il tempo è brutto ... non ho per nulla voglia di partire ... ma voglio arrivare a 9. Il mio prestigio però finisce sull'asfalto al km 31. Mi ritrovo seduta a bordo strada ... il sange che esce dalle ferite si mischia con la pioggia e le lacrime ... sono caduta come una stupida ... sono delusa ed arrabbiata ...
C'è voluto un pò a gurire fisicamente ma soprtattutto moralmente ... ma ora sono orgogliosa del mio scudetto!