... ma secondo me questi luoghi sono sempre un incanto...
Brèva e Tivàn, Brèva e Tivàn,
la vela la se sgùnfia e 'l timòn l'è in 'di mann,
Valtelèna ciàra e Valtelena scüra,
l'è una partìda a dama cun't el cieel che fa pagüra...
Sòlti in söe l'unda e pö se làssi nà...
El soo che tra un pezzètt el tàca a tempestà,
el soo che in söe la riva i henn là tücc a pregà,
me ciàpen per un màtt che vöer dumà negà...
Terso.
Riecco, dopo la tempesta
il cielo nuovamente terso.
Limpido,
nello squillare acceso dei suoi raggi
che si tuffano ad eco, fra le onde.
Rinasce l’alba: e un giorno nuovo
illumina le rive. Il lago ora è sereno,
dolcemente mosso dalla brezza
in ritrovata e profonda, calma pace.
Così, come è la vita:
che al calmo porto ritrovato
indugia, dopo ogni burrasca.
Non ho da aggiungere niente ... dicono già tutto la foto e i versi di Davide Van de Sfroos ...
RispondiElimina@Claudio: quello non era austriaco ... era dialetto comasco :-D
@Claudio: occhio alla sua vendetta in quel di Terracina...!!
RispondiEliminaFoto e parole stupende :-)
RispondiEliminaCi sta bene la V di Viner sul lago, qualche hanno fa e parlo di più di 10 era tra le bici più vendute in provincia di Como.
RispondiEliminaClaudio ha confuso il tedesco con l'austriaco, poi si è messo a parlare in bergamasco con un bresciano.
RispondiEliminaé un ragazzo che dobbiamo fare.
Speriamo che il 2011 ci riporti nella bellissima provincia di Como!!
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