Storia e principi del Blog.

Il blog è nato con l'idea di fare un diario interattivo tra alcuni amici con una grande passione per la bici e il suo mondo.
Dopo un anno in cui sono avvenuti molti cambiamenti abbiamo trovato un giusta direzione.
Il nostro è un blog aperto a coloro che amano il ciclismo
, le competizioni, l' agonismo, le passeggiate domenicali, i raid, la mtb e credono nell'amicizia dimostrandolo costantemente con i fatti.
Alcuni di noi vincono con la bici, tutti vinciamo nella vita con la passione e l'impegno, senza barare. Sappiamo accettare le sconfitte e con la forza del sorriso ripartiamo entusiasti per una nuova sfida.
Ecco i nostri racconti, i nostri pensieri, le nostre goliardie,le nostre gare, le nostre foto.
Il nostro giro d'Italia in bici è iniziato, le tappe fatte e quelle da fare sono molte, dal mare, alle Alpi.
Siamo partiti in pochi e con il tempo il gruppo si sta consolidando sempre di più.

Buona lettura a tutti.

La Oetztaler 2010 minuto per minuto (5)

OETZTALER 2010: IL RESOCONTO DI UNA GIORNATA UNICA

"La sveglia suona alle 4.30, ma io ed Arcangelo siamo gia svegli da un po'.L'emozione che da questo evento è unica e la viviamo sulla nostra pelle.
Il primo pensiero è al meteo: le previsioni non sono buonissime , ma non dovrebbe piovere anche se dovrebbe essere freddo.Mettiamo il naso fuori dal balcone ed in effetti fa molto freddo il cielo è coperto, ma non piove.
Dieci minuti dopo siamo gia a fare colazione e troviamo giù Sandro il mio storico compagno dei prestigi, anche lui carico e pronto.Cerco di mangiare il giusto senza abbuffarmi : oltre al the due fette di torta, marmellata,un po di prosciutto e formaggio.L'appuntamento è alle 6 nella hall dell'hotel.Opto per un abbigiamento decisamente invernale: intimo senza maniche più maglietta antivento, maglia della squadra manica lunga felpata, smanicato leggero, salopette invernale felpata corta più ginocchiere.Sopra il Paclite Gore ,calzini windstopper con copriscarpe in maglia, guanti estivi con guanti lunghi sopra.
Il colpo di cannone , alle 6-45 ci fa partire. Il cuore batte forte, ma il clak dei pedali di oltre 4000 persone mi fa realizzare che il " sogno" è iniziato.
La discesa verso Oetz e lunga 37 km, non ripida ad eccezzione di alcuni tratti, si viaggia ad oltre 45 kmh e in breve si arriva ad Oetz.In effetti fa freddo ma sarà la tensione, sarà che si pedala il freddo non lo sento.Bisogna spogliarsi perchè inizia il Khutai la prima salita:sono 18 km molto irregolari, con tratti anche in falsopiano ma strappi maligni anche al 18%.Dobbiamo anche mettere brevemente il piede a terra causa dei lavori stradali.
Scollino insieme a Sandro con 30 secondi in più rispetto al 2009 .Arca è su che ci aspetta da qualche minuto.una barretta ci rivestiamo e giù in picchiata nelle velocissima e pericolosissima discesa-il freddo è notevole la temperatura è 1°.
In breve siamo a fondovalle, dove ci spogliamo dei capi pesanti e iniziamo il mangia e bevi verso Innsbruk.E' meraviglioso vedere la gente a bordo strada che incita, bimbi che vogliono darti il " cinque", automobilisti fermi in coda e poliziotti che insieme applaudono.Attraversata la città inizia subito la strada in direzione Brennero.Sono quasi 40 km, ma di salita vera ci sono solo i due km finali prima del confine; per il resto un interminabile falsopiano dove bisogna farsi portare dal treno giusto.Sandro purtroppo si sente vuoto, rallento leggermente mentre Arca va avanti e ci aspetterà al ristoro.Al Breennero ho 6min in più rispetto al 2009.Al ristoro mangiamo qualcosa ed io aggiungo un gel.Affrontiamo i pochi km che ci separano da Vipiteno ed iniza il Passo Giovo, salita lunga , 16 km, dura ma regolare.Io sto bene e salgo tranquillamente col 34/23.Raggiungo Sandro ,che si era avvantaggiato mentre io eseguivo un ...impellente bisognino, dopo circa 2 km e mi accorgo che non va, e stravolto vuole ritirarsi ;io rallento , lo aspetto , ma è una via crucis saliamo a 4-5 kmh.Dopo 5km mi dice di andare, ed io a malincuore lo lascio , ma consci entrambi che se rimango potrei andare fuori tempo .Ho perso almeno 20-25 minuti per cercare di vedere se si riprendeva e appena solo ( Arca era gia andato qualche km prima e mi aspetterà sul passo), cerco di aumentare l'andatura, cosa che faccio ma pago negli ultimi km prima della cima.Comunque scollino e vedo che il ritardo dal 2009 è salito a 15 minuti, migliorare il tempo dell'anno passato è un miraggio,ma è il dato che mi interessa meno.Mi copro appena , non fa freddissimo e iniziamo la picchiata verso San Leonardo.Il Giovo è una discesa molto tecnica e pericolosa : dopo i primi km tranquilli mollo i freni .....ne supero tanti e arrivo giù in pochi minuti.Il tempo di spogliarsi di nuovo ed arriva Arca più prudente ( e saggio....) di me in discesa.Iniziamo il Mostro alle 15.25 circa:per affrontarlo nel migliore dei modi ho diviso la salita in 4 tratte: i primi 7 km duri ma non impossibili,dal km 7 al 15 molto duri e irregolari, dal km 15 al 19 falsopiano dove è posto il ristoro e gli ultimi 9 devastanti fino alla galleria ai -2 dalla cima.Arca sale col suo passo e ci ritroveremo al ristoro, io fatico molto nei primi 15 km , sono stanco in effetti, ma credemi...fare una salita come il Rombo dopo 180 km non è facile....
alle 17.30 siamo all'attacco degli ultimi 9 km, quelli che tagliano , con rettilinei e tornanti la montagna fino alla cima.quando giro l'ultima curva e intravedo il tunnel......beh potete immaginare il cuore....e le lacrime che come l'anno scorso sono scese!!
Sul passo fa freddissimo 3°.mi copro bene e via in picchiata verso Solden; la maligna contropendenza aiuta a scaldarmi,ma appena terminata ,una serie di curve e tornanti fa crescere l'attenzione.In fondo alla discesa ritrovo Arca che mi aveva preceduto di qualche minuto sul Rombo.E' emozionante tagliare il traguardo insieme ad un amico. Lo facciamo dopo 13 h e 05' di gara, peggioro il tempo del 2009 di 23 minuti ma sono felice lo stesso, conscio di aver fatto una grande impresa da mettere nel libro dei ricordi.
Ritiriamo la maglia ,trofeo dei finischer , ma vengo poi purtroppo a sapere da sua moglie che Sandro si è ritirato a meta Rombo..peccato sarà per il 2011."

So che chi non va in bici non può capirmi, ma vorrei comunque trasmettere quello che si prova a terminare una granfondo cosi.Indescrivibile lo stato d'animo, chi sà..può immaginarlo.
A giorni posterò le foto appena mi arrivano-
Anche nel 2010, ho preso il mio SOGNO...!!!!!!!!!!!!



7 commenti:

  1. Leggere queste racconti è sempre un emozione.
    Quando tra un anno o due o 10 le rileggeremo, sarà una nuova emozione.
    Bravo Aimone grande penna e grande cuore.

    Sarebbe interssante raccontare anche come ci allena, quanti sacrifici e come ci si alimenta per arrivare in fondo ad una prova così dura.

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  2. Bel racconto. Mi è sembrato di viverlo...
    Chissà magari un giorno faccio pure io sta "pazzia"...
    Bravi ragazzi!

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  3. Grandissima impresa e bellissimo racconto.

    Complimenti.

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  4. Grandissima impresa...bravi ragazzi ci avete fatto vivere un'emozione leggendo il vostro racconto.

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  5. Dovresti andare a scrivere per la rivista ciclistica che sponsorizza il prestigio.

    Passare sotto la galleria del Rombo dopo tutta quella gara penso che sia una di quelle emozioni che non si possono spiegare ma solo vivere ... e tu e Arcangelo ve la porterete sempre nel cuore!

    Grazie per averle condivise con noi!

    PS: sto meditando seriamente di iscrivermi al sorteggio ... :-)

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  6. complimenti Aimone!
    bellissimo racconto, ora attendiamo il book fotografico!

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  7. grazie a tutti...mi fate sentire orgoglioso di aver condiviso questa esperienza..grazie di cuore.
    Ps...Criss..farla con te sarebbe un regalo bellissimo...pensaci

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