
Il giro in programma prevede un anello con il col de Turini che non conoscevo. E’ una salita ormai abbandonata dal Tour, che è stata se la memoria non mi inganna palestra di allenamento di Tony Rominger (chi pedala da qualche anno si ricorderà di lui), e che invece oggi lega la sua notorietà al rally di Montecarlo. Si parte da Nizza, che raggiungo in treno con la bici appesa nell’apposito scomparto. Il trasporto bici qui è gratuito, ed è molto comodo ed esperienza da rinnovare (anche a casa) soprattutto per eliminare inutili trasferimenti nel traffico e per allargare l’orizzonte dei giri a disposizione lasciando ferma l’automobile. Giunto a destinazione, vi confesso che non è male uscire da una stazione con la bici in spalla tra centinaia di viaggiatori con borse e valige, salgo in sella, accendo lo strumentario e via. Sapevo la strada che dovevo prendere, ma non è proprio immediato uscire dalla quinta città di Francia (come densità di popolazione) in bici, anche perché la direzione indicata implicava il passaggio per tunnel e bretelle ad alta velocità bandite alle bici, ma con un po’ di senso dell’orientamento raggiungo finalmente la via. La prima asperità il col de Nice è un lungo falsopiano di 15km che diventa salita solo nei 2km finali. Poi scendo a l’Escarene e qui c’è già una prima strada per il Turini (lato sud est). Questo colle ha la prerogativa di avere tre accessi differenti. Invece proseguo per Sospel, dal quale mi separa il Col de Braus. Scelgo questa opzione perché sono curioso di fare il versante (sud-ovest) che viene percorso durante il rally. Affronto quindi una prima salita di 10km e 630mt che è molto irregolare alternando tratti quasi pianeggianti e altrettante rampe piuttosto insidiose. Caratteristica una serie di tornati ravvicinati a “cavatappi” molto divertenti e veloci a farsi. Scollinato discesa su Sospel, dove giunge la strada che sale da Mentone, si dividono quella per il colle di Tenda, e quella che invece inizio. Siamo in zona di confine, e i paesini ora assomigliano più al Piemonte che alla Provenza. La Traccia gps e foto!
E’ un giro che ho apprezzato particolarmente per i paesaggi, per la sequenza e alternanza di diversi scenari che offre, in 50km si parte respirando iodio in riva al mare per finire a 1600mt tra gli abeti e l’aria di montagna, e poi ritornare...allo stesso tempo si lascia il centro di una affollata città per passare su strade quasi deserte dove gli animali occupano l’asfalto nemmeno fosse un prato…
Complimenti!
RispondiEliminaOrmai credo che tu possa fare la recensione in francese.
ottimo
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